Le opere italiane, in particolare quelle degli anni ’60 e ’70, sono un investimento sempre più redditizio, oltre che bene di rifugio in un periodo di alta volatilità, che necessitano però di una gestione oculata attraverso consulenti esperti che si occupino di gestire e valorizzare le collezioni d’arte.
Con questo editoriale ci limiteremo dunque ad alcune constatazioni e impressioni generali, e indicazioni chiave per orientarsi fra Esposizione principale, Padiglioni Nazionali e Collaterali da non Perdere.