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Collezionismo 2.0: sono gli “Over 45” a guidare il mercato online

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A distanza di sei mesi, torniamo a parlare di Barnebys, l’innovativa piattaforma nata nel 2011 in Svezia da un’idea di Christopher Barnekow e Pontus Silfverstolpe e approdata in Italia alla fine del 2017, che la settimana scorsa ha pubblicato il suo Online Auction Report 2018 dall’intrigante titolo: Tomorrow – The view from today. Basato su oltre 65 milioni di lotti venduti in 22 paesi e sui dati di due sondaggi realizzati nel 2016 e nel 2017, il report di quest’anno ha il grande pregio di mettere in evidenza i trend dell’ultimo biennio, facendoci capire – cosa utilissima per gli operatori – chi compra online, cosa compra e a che prezzi compra. Ma vediamo quali sono i dati più interessanti dell’Online Auction Report 2018 di Barnebys. (Leggi -> Arriva in Italia Barnebys, il “google” delle aste)

 

Collezionismo 2.0: la scommessa è su Over45 e donne

 

Negli ultimi anni e stato tutto un gran parlare di Millennials e Post-Millennials, ossia dei clienti del presente e del futuro prossimo, di come i giovani facciano ormai tutto sul loro smartphone e del fatto che ogni business online debba avere, pena la rapida estinzione, un’interfaccia assolutamente mobile friendly. E certamente tutto questo è ancora vero, almeno in parte. Sì, perché il dettagliato studio di Barneby’s sui comportamenti relativi allo shopping online mette, infatti, in evidenza alcuni trend inaspettati per quanto riguarda l’uso della tecnologia. Leggendo con attenzione l’Online Auction Report 2018 si scopre infatti che, dopo il sorpasso del mobile sui PC, si è tornati a navigare sempre di più da computer, preferendolo spesso al telefonino. Tanto che oggi, a livello globale, la situazione si è ribaltata, con le sessioni da desktop che rappresentano il 48% del totale e quelle da “cellulare” il 40%. Mentre il tablet pesa solo 12%.

Ma se questo è lo scenario di fondo, il rapporto di Barbeby’s sul commercio online di arte e antiquariato ci mostra come le modalità di fruizione della rete si stiano modificando rapidamente, mettendo in evidenza la conseguente necessità di rivedere anche le strategie di chi punta all’online per il proprio business. Tanto più che leggendo i dati si scopre, con una certa meraviglia, che sul fronte utenti, negli ultimi due anni, a comprare online, non sono stati tanto i giovani – come ci si aspetterebbe – ma gli over 45 che rappresentano oggi addirittura il 60% del mercato. E scorrendo ancora l’Online Auction Report 2018 di Barnebys si scopre anche che, oltre a dominare il mercato globale degli acquisti online, gli Over 45 sono anche coloro che si connettono maggiormente da mobile.

Infine, un ultimo dato che credo sia fondamentale per chi vende arte e oggetti da collezione nel web. Se gli Over45 hanno un ruolo dominante, in molti paesi, come Stati Uniti, Gran Bretagna e Svezia, ci sono anche sempre più utenti donne – e sempre più giovani. Mentre, fino a qualche tempo erano più che altri gli uomini a connettersi, anche a tarda notte, per soddisfare i propri desideri collezionistici. Questo cambiamento nella composizione del pubblico dei collezionisti 2.0, sta peraltro comportando uno spostamento dell’interesse dell’utente medio, che non cerca solo medaglie e orologi, ma anche arte contemporanea, design e home décor.

 

Si compra meno ma si spende di più

 

Se le mutazioni a livello di target e di modalità di navigazione sono certamente gli elementi di maggior novità che emergono dal report di Barnebys, cambiamenti interessanti vengono registrati anche anche per quanto riguarda la spesa media. Pur rimanendo un mercato dove, in termini di transazioni, si comprano principalmente lotti dal valore piuttosto contenuto, tra il 2016 e il 2017, il peso delle fasce di prezzo intermedie sta aumentando in modo significativo in termini di valore. E così, se la fetta maggiore del volume degli acquisti si colloca ancora dai 500 euro di prezzo in giù (58.5%), inizia ad aumentare il peso delle transazioni tra i 1000 e i 5000 euro: stabili come numero (22%), rappresentano oggi il 18.8% del mercato online in valore, quando due anni fa erano poco più del 13%.

Segno, questo,  che l’attenzione degli acquirenti è sempre più rivolta al segmento più alto di questa fascia di prezzo. E un trend simile, lo si ha anche per il lotti tra i 5 e i 10 mila euro: qui le transazioni sono calate di numero ma è rimasto stabile il loro peso in termini di valore, dicendoci ci che anche in questo caso si compra più vicino ai 10 mila che non ai 5 mila. E lo stesso scenario si in tutte le fasce di prezzo fino alla più alta (>1000k euro). Come dire: si compra forse meno ma si spende sempre di più.

Ma cosa comprano questi collezionisti? Arte e antiquariato, in prima linea, con però gioielli e orologi che stanno facendo registrare i trend di crescita più interessanti. E poi, le tante sfaccettature di un mercato globale che è tutto tranne che piatto, con i collezionisti francesi che amano la fotografie, le ceramiche e Tintin; quelli tedeschi che hanno un gusto particolare per l’arte moderna e il graphic design; mentre gli statunitensi amano molto il lusso, nella sua accezione più ampia, e gli svedesi gli arredi e il design. Dell’Italia, ovviamente, non si parla. Barnebys è arrivato da noi 6 mesi fa e dovremo aspettare il prossimo report. Ma già queste indicazioni mi sembra interessanti.

 

L’importanza del Brand

 

Infine, come già emerso dall’Hiscox online art trade report 2018, anche il report di Barnebys mette in evidenza come il Brand sia estremamente importante per costruirsi la fiducia e la confidenza tra i potenziali clienti online ed è per questo che i collezionisti dai 25 anni in su di età, generalmente preferiscono fare acquisti online attraverso i canali online legati a realtà fisiche ben note, come le gallerie o le case d’asta. E questo perché si sentono più tutelati in caso di frodi o altre tipologie di problemi. Al di là di questo, però, è interessante vedere quale siano le principali richieste che gli acquirenti online fanno alle case d’asta e a chi vende arte e oggetti da collezione online: semplicità nei meccanismi di offerta online; servizi di consegna e di pagamento soddisfacenti; condition report dettagliati e con immagini; diritti d’asta ragionevoli e la possibilità di entrare direttamente in contatto con lo staff oltre alla disponibilità di servizi personalizzati.

Nicola Maggi
Nicola Maggi
Giornalista professionista e storico della critica d'arte, Nicola Maggi (n. 1975) è l'ideatore e fondatore di Collezione da Tiffany il primo blog italiano dedicato al mercato e al collezionismo d’arte contemporanea. In passato ha collaborato con varie testate di settore per le quali si è occupato di mercato dell'arte e di economia della cultura. Nel 2019 e 2020 ha collaborato al Report “Il mercato dell’arte e dei beni da collezione” di Deloitte Private. Autore di vari saggi su arte e critica in Italia tra Ottocento e Novecento, ha recentemente pubblicato la guida “Comprare arte” dedicata a chi vuole iniziare a collezionare.
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