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Pietrasanta: torna la Collectors Night

del

Pietrasanta si conferma capitale dell’arte contemporanea. Sabato 25 luglio torna la Collectors Night, la notte più amata dai collezionisti, che raccoglie le proposte espositive di otto gallerie d’eccellenza nel panorama italiano, tutte iscritte all’Associazione Nazionale Gallerie d’Arte Moderna e Contemporanea.

Realizzata con il patrocinio del Comune di Pietrasanta e con al fianco Perrier-Jouët, la Maison di champagne che da oltre un secolo ha creato un legame speciale con il mondo dell’arte moderna e contemporanea, la quinta edizione della “Collectors Night” si configura come un percorso nel centro storico di Pietrasanta, attraverso le opere d’arte proposte da Accesso Galleria, Antonia Jannone – Disegni di Architettura, Barbara Paci Galleria d’Arte, Futura Art Gallery, Galleria Giovanni Bonelli, Galleria Poggiali, Marcorossi Arte Contemporanea e Susanna Orlando Galleria.

«In un momento storico particolare, in cui diventa imprescindibile il “fare rete” – spiega il coordinatore Claudio Francesconi – abbiamo scelto di confermare la “Collectors Night” come segnale di fiducia per questa ripartenza così importante per tutti noi. Il criterio d’acceso all’evento resta, come in precedenza, l’adesione all’Angamc, l’unica realtà in Italia in grado di garantire la serietà e la professionalità delle gallerie associate. Insieme al Comune di Pietrasanta, che patrocina l’evento, desideriamo fare fronte comune per promuovere la ricchezza di un territorio che da anni è diventato meta di un turismo culturale particolarmente interessato al contemporaneo».

Accesso Galleria (www.accessogalleria.com) presenta, fino al 10 agosto 2020, la doppia personale degli artisti Bruno Walpoth e Alex Rane. I Will Come out Again: un percorso espositivo di oltre venti opere tra sculture in legno, bronzo e marmo, e disegni su carta. La mostra racconta, procedendo per analogie e differenze, che cosa l’arte rappresenti per i due scultori, che concordano su un punto: essa consente loro di esprimere le proprie energie, storie, spiritualità e, in definitiva, la propria identità.

Alex Rane, Negative Capability, 2020, marmo statuario, cm 128x66x81, ph. Alex Rane. Courtesy Accesso Galleria

Le sculture di Walpoth, principalmente in legno, sono statiche e remote ma il loro carisma ci fa venire voglia di conoscerle, di sapere cosa stanno pensando; è la loro immobilità ad attrarci. Le sculture in marmo di Rane posano in atteggiamenti espressivi; i corpi curvi e i capi inclinati esprimono apertamente una vasta gamma di emozioni. L’artista lascia alcune zone del marmo intenzionalmente grezze e le contrappone ad aree in cui le forme sono più complete e definite. Le forme esagerate e l’utilizzo di segni contrastanti sulla superficie permettono di rivelare il processo scultoreo.

Antonia Jannone – Disegni di Architettura (www.antoniajannone.it), dopo la personale nella storica sede di Milano, porta a Pietrasanta, dal 25 luglio al 30 agosto 2020, una seconda esposizione dell’artista catalano Ramon Enrich, con una nuova selezione di quadri e sculture. Artista catalano, classe 1968, Enrich si trasferisce negli Stati Uniti all’inizio degli anni ’90, espone le sue opere alla Donald Judd Foundation e alla Chinati Foundation, lavora con David Hockney e diventa assistente di Julian Schnabel.

Ramon Enrich, EX-II, 2020, acrilico su tela, cm 30×30. Antonia Jannone – Disegni di Architettura

Attraverso un silenzioso dialogo tra architettura e paesaggio in cui la presenza umana non è contemplata, l’opera di Ramon Enrich ci racconta di un tempo sospeso quanto mai attuale. Studio, ingegno e perizia si affiancano a eteree riflessioni sulla bellezza del quotidiano, che osservano con cura la poesia nascosta nella semplicità. Con uno sguardo metodico e sognatore al tempo stesso, Ramon Enrich costruisce così narrazioni che accompagnano alla scoperta di nuove realtà: i suoi “mini mondi”.

Barbara Paci Galleria d’Arte (www.barbarapaciartgallery.it) presenta, dal 25 luglio al 30 agosto 2020, “ŌKEANÓS”, mostra personale di Lorenzo Malfatti, a cura di Paola Iacopetti. Un’immersione in un universo di acqua e polvere di stelle, in cui viene superata ogni distinzione tra realtà esteriori ed interiori. Una grande opera in cui molte delle precedenti intuizioni dell’artista si disvelano, trovando piena manifestazione e compimento.

Lorenzo Malfatti, Abyssos, 2020, tecnica mista su tela, cm 40×40. Courtesy Barbara Paci Galleria d’Arte

Un lavoro, quello di Malfatti presentato da Barbara Paci, che  ci avvicina all’essenza della vita, all’unione di tutto ciò che vive in rapporti di mutua dipendenza e collaborazione, dal microcosmo di una goccia d’acqua all’intero ecosistema terrestre, all’universo stesso.

Futura Art Gallery (www.galleriafutura.com) propone, dal 25 luglio al 14 agosto 2020, Noi siamo la nostra memoria, esposizione collettiva con opere di Alberto Biasi, Angelo Bozzola, Sara Campesan, Girolamo Ciulla, Toni Costa, Kan Yasuda, Anthony Moman e Jorrit Tornquist ispirata ad una celebre citazione di Jorge Luis Borges: “Noi siamo la nostra memoria, noi siamo questo museo chimerico di forme incostanti, questo mucchio di specchi rotti”.

Alberto Biasi, Smetti di toccare, 2006, acciaio corten, cm 42x40x9. Courtesy Futura Art Gallery

Galleria Giovanni Bonelli (www.galleriagiovannibonelli.it), dal 25 luglio al 20 agosto 2020, ripercorre la propria storia con Storage, raccolta di opere realizzate dai maestri del ‘900, tra i quali Rodolfo Aricò, Giuseppe Bergomi, Bertozzi & Casoni, Alighiero Boetti, Girolamo Ciulla, Mimmo Paladino, Fabrizio Plessi, Salvo, Mario Schifano, Daniel Spoerri.

Il titolo della mostra gioca volutamente sull’ambivalenza del termine inglese Storage che identifica sia un luogo fisico – il magazzino della galleria, dove solitamente si conservano i lavori più importanti- sia la capacità di archiviazione e dunque di memoria. Le opere selezionate sono state scelte accuratamente per la loro specifica capacità di coinvolgimento.

Salvo, Rispettare le leggi, 1972, incisione su marmo, cm 25×37, ed. 12-20. Courtesy Galleria Giovanni Bonelli.

Galleria Poggiali (www.galleriapoggiali.com) presenta, all’interno della propria project room, dal 25 luglio al 4 ottobre 2020, un nuovo progetto di Fabio Viale, che segue di alcune settimane l’apertura della mostra “Truly”, a cura di Enrico Mattei, con sculture monumentali di marmo nei luoghi simbolo di Pietrasanta. Questa mostra arriva dopo la personale al Glyptothek Museum di Monaco di Baviera e la Partecipazione alla Biennale di Venezia del 2019, entrambe con la collaborazione della Galleria Poggiali, dopo l’invito al Museo Puskin di Mosca e si svolge in contemporanea con la mostra Acqua Alta High Tide che presenta per la prima volta al pubblico le opere della Biennale di Venezia e la Performance Root’la alla Galleria Poggiali di Firenze.

Fabio Viale, Il vostro sarà il nostro, 2020, white marble and pigments, cm 60x49x39. Courtesy Galleria Poggiali

L’allestimento di Pietrasanta prevede la compresenza dell’opera il Vostro sarà il nostro, una mano chiusa a pugno con tatuaggi della criminalità russa, espressamente realizzata per l’occasione, e di una icona del lavoro di Viale come Souvenir Gioconda, realizzata sempre in marmo con effetto polistirolo del 2012, raffigurante la Gioconda di Leonardo con effetto concavo.

Marcorossi Arte Contemporanea (www.marcorossiartecontemporanea.com) propone, fino a 2 agosto 2020, la personale di Sergi Barnils dal titolo Pedra Cèlica. Noto per una pittura densa di graffiti primordiali e colori mediterranei, l’artista catalano si è recentemente avvicinato alla scultura su pietra, espandendo il proprio alfabeto visivo alla tridimensionalità.

Sergi Barnils, BARSC1270, Pedra Cèlica, 2019, encausto su granito di Extremadura, cm 80×79. Courtesy Marcorossi Arte Contemporanea

In galleria saranno esposte dodici nuove opere caratterizzate dall’estrema cura con cui l’artista catalano tratta la materia e il colore, attraverso una pittura densa di graffiti primordiali e colori mediterranei.

Susanna Orlando Galleria (www.galleriasusannaorlando.it) presenta, dal 25 luglio al 23 agosto 2020, la mostra collettiva “Appunti di luce”. Una mostra-indagine che affronta la tematica della luce come fenomeno biologico ma soprattutto come fenomeno fisico-psichico. Un percorso che si muove dalla sfera sensibile della luce a quella tattile, passando dall’opera “su carta” all’opera “di carta” fino ad arrivare alle tele e alla tridimensionalità.

Piero Dorazio, Tangens I°, 1987, olio su tela, 55×35,5 cm. Courtesy Susanna Orlando Galleria

Un’opera parla all’altra in un percorso calcolato su voluti richiami visivi che invitano a guardare le opere di Donald Baechler, Giuseppe Biagi, Alberto Biasi, Alighiero Boetti, Roberta Busato, Pino Deodato, Gino De Dominicis, Piero Dorazio, Aldo Mondino, Giacomo Piussi, Piero Pizzi Cannella, per finalmente, ricostruire la costellazione di “appunti di luce” da noi immaginata.

I collezionisti, muniti della mappa del circuito, potranno percorre le strade della città, visitando in totale sicurezza le otto esposizioni, espressione dei singoli percorsi di ricerca, dove saranno accolti da una flûte di Champagne Perrier-Jouët.

Nicola Maggi
Nicola Maggi
Giornalista professionista e storico della critica d'arte, Nicola Maggi (n. 1975) è l'ideatore e fondatore di Collezione da Tiffany il primo blog italiano dedicato al mercato e al collezionismo d’arte contemporanea. In passato ha collaborato con varie testate di settore per le quali si è occupato di mercato dell'arte e di economia della cultura. Nel 2019 e 2020 ha collaborato al Report “Il mercato dell’arte e dei beni da collezione” di Deloitte Private. Autore di vari saggi su arte e critica in Italia tra Ottocento e Novecento, ha recentemente pubblicato la guida “Comprare arte” dedicata a chi vuole iniziare a collezionare.
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