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Comprare arte online: pro e contro

del

Il mercato online dell’arte è in continua crescita. Nel 2015 le transazioni hanno raggiunto quota 2.6 miliardi di dollari, contro gli 1.6 del 2014. E secondo le previsioni contenute nell’ultimo rapporto Hiscox sul commercio online di opere d’arte, nel 2019 si dovrebbero superare i 6 miliardi. Fatturati a parte, l’aspetto più interessante che emerge dalla studio è che il 91% di chi compra arte nel web lo fa attraverso le piattaforme online di gallerie – praticamente inesistenti in Italia – e case d’asta. Di questo 91%, inoltre, il 48% afferma di preferire ancora l’acquisto in spazi fisici: un anno fa erano il 56%. Mentre i collezionisti che preferiscono il canale online sono passati dal 10% del 2014 al 15% del 2015. Segno che l’e-commerce si sta affermando anche in questo settore dove, fino a poco tempo fa, incontrava non poche resistenze. E online si compra di tutto: Dipinti (62% degli intervistati), Sculture (22%), Fotografia (35%), Disegni (31%), Grafica (53%) e New Media (10%).

 

Pro

 

I motivi di questo successo sono molto semplici e si legano a vantaggi evidenti. Come per molti altri prodotti, infatti, comprare arte online è:

  • più conveniente,
  • più semplice,
  • più agevole in termini di ricerca
  • permette di scoprire nuovi artisti
  • offre un catalogo molto più ampio di espressioni artistiche.

Oltre al fatto che viene meno quell’effetto intimidatorio che spesso hanno le gallerie nei confronti dei neofiti.

 

Contro

 

Se quelli appena visti sono i pro dell’acquisto online, non sono poche però le questioni ancora irrisolte. Tra i contro, infatti, continuano ad apparire, come in passato:

  • la mancata possibilità di vedere fisicamente le opere che, online, potrebbero apparire diverse rispetto alla realtà, oltre a non poterne valutare lo stato di conservazione;
  • le incertezze sull’autenticità delle opere messe in vendita (è un dato di fatto che con la globalizzazione del mercato online sono aumentati anche i casi di truffa);
  • i dubbi sulla reputazione delle piattaforme, e tutti noi sappiamo quanto la provenienza conti nel curriculum di un’opera.

A questi elementi principali si affiancano poi le preoccupazione per gli aspetti logistici (imballaggio, spedizione ecc.), la copertura assicurativa in caso di danno durante la consegna e i rimborsi se insoddisfatti dell’acquisto. Tutti “contro” che potremmo definire classici e a cui le principali piattaforme online stanno cercando di porre rimedio. Ma tra gli elementi considerati come “negativi” dell’acquisto online compare anche la mancanza di informazioni. E questo ci stupisce solo in parte. Se è vero che il web ha avuto ed ha un ruolo fondamentale nell’abbattimento della cosiddetta asimmettria informativa che regna nel mercato dell’arte, dall’altro molte piattaforme e i canali e-commerce delle gallerie sono molto parchi nel dare informazioni sugli artisti e le loro opere.

 

Cresce l’importanza dei Social Network

 

Nello sviluppo del commercio online di opere d’arte, come era prevedibile, giocano un ruolo di primo piano i Social Network. In particolare Facebook (52% degli intervistati) e Instagram (34%), che si posizionano come i due canali social più importanti per il mondo dell’arte. E per capire l’importanza che questi strumenti di comunicazione hanno oggi, basti pensare che il 73% dei nuovi acquirenti è influenzato dai post che gli altri collezionisti pubblicano sulle loro pagine. Accanto a FB e Instagram, completano il quartetto di testa dei Social più artsy: Linkedin (27%) e Twitter (26%).  Mentre sembrano decisamente meno influenti piattaforme con Pinterest o ArtStack. Quest’ultima nata proprio per i collezionisti, ma certamente meno virale verso i neofiti del settore.

Nicola Maggi
Nicola Maggi
Giornalista professionista e storico della critica d'arte, Nicola Maggi (n. 1975) è l'ideatore e fondatore di Collezione da Tiffany il primo blog italiano dedicato al mercato e al collezionismo d’arte contemporanea. In passato ha collaborato con varie testate di settore per le quali si è occupato di mercato dell'arte e di economia della cultura. Nel 2019 e 2020 ha collaborato al Report “Il mercato dell’arte e dei beni da collezione” di Deloitte Private. Autore di vari saggi su arte e critica in Italia tra Ottocento e Novecento, ha recentemente pubblicato la guida “Comprare arte” dedicata a chi vuole iniziare a collezionare.

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