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IL CONSERVATORE: MANUTENTORE PART-TIME DELLA TUA COLLEZIONE

del

Parliamo della vostra collezione. Di che cosa si tratta? Quanto è grande? Quali opere la compongono? Prediligete qualche tipologia di opere? Per quanto possa essere vasta o varia la vostra collezione, sono sicura che sia tutta intorno a voi, ben inserita tra l’arredo di casa e da sfondo per tutte le foto di famiglia. La ammirate, la vivete, la osservate e come per ogni spazio e oggetto della casa ve ne prendete cura.

Ogni tanto però qualche dubbio può sorgere: potrò pulire il vetro di quel quadro con questo prodotto? Come tolgo la polvere da quell’istallazione? Mi hanno regalato un bel disegno, come lo incornicio? Il gatto mi ha rotto la scultura e ora che faccio? Quell’opera in cera è meravigliosa, se la compro poi come me ne prendo cura? Ebbene, come per qualsiasi “faccenda di casa” c’è il professionista giusto che risponderà ad ogni vostra domanda e potrà aiutarvi nella gestione di tutti i giorni della vostra collezione: il conservatore!

Ma chi è il conservatore? Magari vi è capitato di vederne qualcuno aggirarsi per un museo vestito con il suo camice bianco, ebbene, non era un infermiere in pausa pranzo ma il conservatore della collezione. Questo professionista è un restauratore laureato, in parte esperto d’arte, per un pezzetto catalogatore e ancora un mix tra una signora delle pulizie e l’aggiusta-tutto. Il conservatore è prima di tutto un esperto della materia con cui sono realizzate le opere d’arte (ha nozioni di biologia, di chimica, di fisica) ma ha anche conoscenze in materia di storia dell’arte, archeologia, museologia, fotografia e tanto altro. Il conservatore sa leggere la materia di un’opera (dal “classico” dipinto ad olio all’installazione contemporanea concettuale), la sa collocare storicamente, comprendendone la tecnica e i materiali utilizzati dall’artista e come questi reagiscono al passare del tempo, e sa valutare i contesti in cui l’opera vive, potendo fornire così la migliore assistenza su collocazione e corretta manutenzione dell’opera stessa.

Una delle risorse più importanti di un buon conservatore è però anche la sua rete di contatti tra gli altri professionisti che operano nel mondo dell’arte. Questo gli permette di trovare una soluzione a qualsiasi problematica. Può contattare diagnosti, corniciai, falegnami, trasportatori, esperti valutatori di opere d’arte e colleghi specificamente esperti nello studio e nel restauro di una particolare tipologia di materiali che componga un’opera. Perché quando si parla di opere d’arte –  specie di arte contemporanea – non si può mai sapere di che cosa e quali materiali ci si dovrà prendere cura! Così, il conservatore, insieme alla rete di professionisti che lo circonda, saprà dare la corretta assistenza e trovare le giuste soluzioni alle mille esigenze di qualsiasi collezione.

Ma quindi, in sostanza, quando e perché devo chiamare il conservatore a domicilio?

L’importanza del ruolo del conservatore, in un museo così come in una collezione privata piccola o grande che sia, si avrà non solo quando sia necessario intervenire per risolvere un danno o un problema insorto su una singola opera ma anche – ancora più importante – per svolgere una costante manutenzione delle opere. Anche per le opere d’arte, come per qualsiasi faccenda domestica, per evitare danni più gravi e irreparabili è sempre meglio giocare d’anticipo e provare a prevenirli.

Il mio consiglio è quindi quello di far venire il vostro conservatore di fiducia a visionare periodicamente la vostra collezione, magari una volta ogni sei mesi o una volta l’anno (molto dipende dal tipo di opere e dall’assistenza che richiedono). Quello che farà sarà visionare la vostra collezione, fotografare e schedare tutte le opere in modo da avere sempre sotto mano dati e informazioni utili su di loro annotandone dettagli e cambiamenti. Spolvererà superfici ostiche, pulirà vetri anti UV delicatissimi, sistemerà piccole rotture o piccoli incidenti che potrebbero capitarvi, vi consiglierà sul montaggio, l’allestimento o il restauro di ogni nuovo pezzo e controllerà periodicamente lo stato di salute delle vostre opere in modo da segnalare l’insorgenza di qualsiasi tipo di degrado che potrà, così, essere preso in tempo.

E ancora, se qualche museo vi chiederà in prestito alcune vostre opere, il vostro conservatore potrà supportarne tutte le operazioni e, conoscendo alla perfezione ogni singolo dettaglio della vostra collezione, potrà dare indicazioni per la corretta movimentazione e trasporto di ciascun pezzo, nonché fornire tutte le informazioni necessarie per la loro permanenza “fuori sede” senza rischi di nessun tipo.

Insomma, per tutto quello che riguarda la vostra collezione, il conservatore a domicilio potrebbe essere un elemento importante da consultare. Abituatevi ad averlo intorno, il conservatore farà brillare le vostre opere e bloccherà sul nascere qualsiasi possibile degrado in agguato. Sarà un po’ badante, un po’ infermiere e, all’occorrenza, anche guardia del corpo della vostra collezione. In questo modo non avrete di che preoccuparvi e le vostre opere saranno tutte da godere.

Sara Stoisa
Sara Stoisa
Sara Stoisa è un'Art Collection Manager specializzata nella gestione, archiviazione e conservazione delle collezioni d'arte. Laureata in Restauro dei Beni Culturali presso la Venaria Reale, si è specializzata nella creazione e curatela di archivi d'arte privati e archivi d'artista, oltre all'attività di restauro e consulenza in ambito conservativo delle opere.

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