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Aste: Il Ponte supera se stesso. Record per Blank, Negri, Sanfilippo e Scanavino

del

Il dipartimento di arte moderna e contemporanea della casa d’aste Il Ponte sembra non avere più limiti. E dopo aver presentato uno dei cataloghi più belli e selettivi di sempre, porta a casa un risultato senza precedenti: 6.564.500 euro (diritti d’asta inclusi) e un tasso di venduto del 90% in lotti e del 213% in valore. Senza contare i quattro nuovi record d’asta a firma di Irma Blank, Mario Negri, Antonio Sanfilippo e Emilio Scanavino e l’altissima partecipazione di collezionisti, galleristi e dealer provenienti da tutto il mondo. Ma vediamo la cronaca di un’asta che conferma, altre alla forza della casa d’aste di Via del Pontaccio, l’ottimo stato di salute del nostro mercato che, almeno stando alle principali aste di questi mesi, non sembra risentire minimamente di un inizio d’anno caratterizzato dall’incertezza politica e dalle turbolenze delle piazze finanziarie. Oltre al fatto che la nostra piazza sembra essere sempre più “internazionale”. L’aste di oggi, ad esempio, ha visto un’ampia partecipazione di acquirenti provenienti da mercati esteri come: Cina, Giappone, Russia, Svezia, Lussemburgo, Ungheria,Colombia, Stati Uniti, Belgio, Canada, Austria, Inghilterra, Francia e Germania, giusto per citare alcuni dei paesi più attivi. Ma vediamo come sono andate le cose oggi pomeriggio nella sale room del Ponte.

LOTTO 1 - UMBERTO BOCCIONI, Studio per ritratto della signora Meta Quarck, 1910. Matita su carta, cm 28,5x28,5. Courtesy: Il Ponte
LOTTO 1 – UMBERTO BOCCIONI, Studio per ritratto della signora Meta Quarck, 1910. Matita su carta, cm 28,5×28,5. Courtesy: Il Ponte

Milano, ore 16.00. A Palazzo Crivelli l’asta 424 di arte moderna e contemporanea parte subito in quarta, con i primi lotti che fanno registrare performance da capogiro. Lo Studio per ritratto della signora Meta Quark (1910) di Umberto Boccioni, a lotto 1, vola a 26.000 euro di aggiudicazione contro una stima massima di soli 6.000. Cavallo e cavaliere, bella carta di Marino Marini, sente il martello che batte a 13.000 euro mentre la sua valutazione in catalogo era di 6500-8000 euro. Il Le Corbusier al lotto 5 vola a 36.000, tre volte la stima massima, mentre il disegno di Klimt al lotto 6 viene aggiudicato per 22.000 euro. Anche in questo caso ben oltre la più alta aspettativa.

LOTTO 9 - ANTONIO CALDERARA, La piazzetta di Pella, Lago d'Orta, 1934. olio su tela, cm 70x59,5. Courtesy: Il Ponte
LOTTO 9 – ANTONIO CALDERARA, La piazzetta di Pella, Lago d’Orta, 1934. olio su tela, cm 70×59,5. Courtesy: Il Ponte

La Piazzetta di Pella, Lago di Orta di Antonio Calderara (lotto 9), valutata 12-15.000 euro raggiunge i 50.000 di hammer price, eguagliando il 4° miglior risultato di sempre per l’artista e il più alto per un suo lavoro figurativo. I risultati sopra le righe si susseguono con ritmo imbarazzante, in parte, certo, coadiuvati da stime molto conservative, ma pur sempre ai livelli massimi per molti degli artisti in catalogo. Poi accadono anche cose un po’ strane, come quando è il turno del lotto 29 con La Sezione d’Oro – Paesaggio femminile di un’attrice (1930) di Enrico Prampolini che partendo da una valutazione in catalogo di 60-80.000 euro raggiunge i 115.000 di martello. Un risultato ottimo nei termini della performance relativa a questa asta. Ma se facciamo un passo indietro scopriamo che lo stesso lavoro, dieci anni fa, era stato venduto a 130.000 mila da Finarte. Fa quindi registrare una piccola, ma significativa perdita di valore. Un peccato.

LOTTO 34 - OSVALDO LICINI, Notturno n.2, 1932.Olio su tela, cm 33x41. Valutazione 60.000 - 80.000€. Courtesy: Il Ponte
LOTTO 34 – OSVALDO LICINI, Notturno n.2, 1932.Olio su tela, cm 33×41. Valutazione 60.000 – 80.000€. Courtesy: Il Ponte

Ma facciamo scorrere velocemente la pellicole di questa asta eccezionale e arriviamo al lotto 34 dove troviamo il rarissimo Notturno n. 2 di Osvaldo Licini di cui vi avevamo parlato nella nostra lettura catalogo.  L’opera parte da una stima di 60-80.000 euro e vole rapidamente a 140.000 euro segnando il 7° miglior risultato d’asta dell’artista marchigiano che sta conoscendo un momento molto positivo di mercato, suggellato dal record dell’11 aprile scorso da Christie’s quando un suo lavoro ha raggiungo i 336.500 euro di hammer price.

LOTTO 47 - ANTONIO SANFILIPPO, Senza muoversi, 1954. Olio su tela, cm 97x130 Courtesy: Il Ponte
LOTTO 47 – ANTONIO SANFILIPPO, Senza muoversi, 1954. Olio su tela, cm 97×130 Courtesy: Il Ponte

Tutto fila liscio e solo un paio di opere non trovano un nuovo proprietario. Arriviamo così al lotto 47 dove il catalogo del Ponte propone Senza muoversi, olio su tela del 1954 di Antonio Sanfilippo che viene aggiudicata a 52.000 euro segnando il nuovo record per l’artista a quasi 10 anni dal precedente, stabilito nell’ormai lontano 24 novembre 2008 da Christie’s Italia con Mondo e uomo del 1952 che battuto a 48.000 euro.

LOTTO 57 - EMILIO SCANAVINO, Il Trionfo della Morte, 1961. Olio su tela, cm 200x300. Valutazione 70.000 - 100.000€. Courtesy: Il Ponte.
LOTTO 57 – EMILIO SCANAVINO, Il Trionfo della Morte, 1961. Olio su tela, cm 200×300. Valutazione 70.000 – 100.000€. Courtesy: Il Ponte.

Ci si avvicina alla metà dell’asta, Fontana, Poliakoff, Hartung, vanno alla grande e siamo al lotto 57 con lo stupendo olio del 1961 di Emilio Scanavino Il Trionfo della Morte. Siamo davanti ad un’opera di qualità museale che parte da un valutazione di 70-100.000 euro. Le offerte salgono rapidamente e il martello batte a 140.000 euro stabilendo il nuovo primato dell’artista in asta a due anni da quello, ben più basso stabilito a Vienna, da Dorotheum, quando Atto presente del 1959 raggiunse i 95.000 euro di hammer price.

LOTTO 83 - ENRICO CASTELLANI, Superficie bianca - 2- II, 1977. Acrilico su tela estroflessa, cm 100x120. Valutazione 200.000 - 250.000€. Courtesy: Il Ponte
LOTTO 83 – ENRICO CASTELLANI, Superficie bianca – 2- II, 1977. Acrilico su tela estroflessa, cm 100×120. Valutazione 200.000 – 250.000€. Courtesy: Il Ponte

Lasciato alle spalle il secondo record d’aste del pomeriggio, l’asta riparte al solito ritmo sostenuto. I lotti centrano, ma più spesso superano, le aspettative con risultati ottimi per i lavori di Christo, Tom Wesselmann, Edward Ruscha, Ernst – la cui gouache Paysage (1962) viene battuta 29.000 euro contro una stima massima di 8000 -. Va bene, come già da Finarte, Eielson e così Vasarely e Morellet. E poi arriva il botto di Superficie bianca – 2 (1977) di Enrico Castellani, l’opera che si è guadagnata la copertina del catalogo e proposta con la stima di 200-250.000 euro. Anche in questo caso l’aggiudicazione è eccellente con il martello che batte a 360.000 euro.

LOTTO 89 - LUCIO FONTANA, Crocifisso, 1955-56. Scultura in terracotta smaltata policroma, cm 36x18. Courtesy: Il Ponte
LOTTO 89 – LUCIO FONTANA, Crocifisso, 1955-56. Scultura in terracotta smaltata policroma, cm 36×18. Courtesy: Il Ponte

Avanti tutta, il Crocifisso del 1955-56 di Lucio Fontana al lotto 89 vola a 250.000 euro (stima massima 70.000). Il catalogo scorre e siamo quasi al termine dell’asta, quando al lotto 93 arriva l’imponente olio su tela Abecedarium 17-8-90 (stima: 30-50.000 euro) di Irma Blank che raggiunge d’un botto i 110.000 euro e, ancora una volta è record. Il precedente, stabilito sempre al Ponte, era di 80.000.

LOTTO 93 - IRMA BLANK, Abecedarium 17-8-90, 1990. Olio su tela, cm 250x106. Valutazione 30.000 - 50.000€. Courtesy: Il Ponte
LOTTO 93 – IRMA BLANK, Abecedarium 17-8-90, 1990. Olio su tela, cm 250×106. Valutazione 30.000 – 50.000€. Courtesy: Il Ponte

Mancano 16 lotti alla fine. Le perdite sono state veramente minime e l’unico campanello d’allarme, se così si può dire, è per Agnetti che anche oggi fallisce la vendita confermando un momento di stallo, almeno in asta, di un mercato che sembrava ripartito. Carol Rama si difende, ma anche per l’artista torinese, ultimamente, le cose sembrano girare un po’ più a rilento.

LOTTO 108 - MARIO NEGRI, Tutta una vita insieme, 1973. Scultura in bronzo, cm 113x70x60. Courtesy: Il Ponte
LOTTO 108 – MARIO NEGRI, Tutta una vita insieme, 1973. Scultura in bronzo, cm 113x70x60. Courtesy: Il Ponte

Vola, invece, la scultura – una delle specialità del Ponte – con Mario Negri che agguanta un nuovo record personale con Tutta una vita insieme del 1973, aggiudicata a 52.000 euro. Alla fine dell’asta il 62% dei lotti avrà superato la massima aspettativa e solo 7 rimarranno invenduti.

NOTA PER IL LETTORE: salvo dove indicato diversamente i prezzi indicati nell’articolo non includono i diritti d’asta

Nicola Maggi
Nicola Maggi
Giornalista professionista e storico della critica d'arte, Nicola Maggi (n. 1975) è l'ideatore e fondatore di Collezione da Tiffany il primo blog italiano dedicato al mercato e al collezionismo d’arte contemporanea. In passato ha collaborato con varie testate di settore per le quali si è occupato di mercato dell'arte e di economia della cultura. Nel 2019 e 2020 ha collaborato al Report “Il mercato dell’arte e dei beni da collezione” di Deloitte Private. Autore di vari saggi su arte e critica in Italia tra Ottocento e Novecento, ha recentemente pubblicato la guida “Comprare arte” dedicata a chi vuole iniziare a collezionare.

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