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SetUp 2016: le novità della quarta edizione… “sognando” Miami

del

Bologna, Autostazione. Qui, dal 29 al 31 gennaio torna la SetUp Contemporary Art Fair, fiera indipendente tra le più interessanti e vivaci del nostro Paese. E in quattro anni di vita, infatti, quella che era catalogata come un “evento locale” è diventata un appuntamento di livello nazionale, dove aumentano le partecipazioni straniere e, soprattutto, l’arte si scopre e si vende. Per conoscere le novità dell’edizione 2016 abbiamo fatto due chiacchiere con Alice Zannoni e Simona Gavioli, creatrici di questo format.

Nicola Maggi: Una quarta edizione sul tema dell’Orientamento. Un tema caldo in un mondo dell’arte in cui l’offerta è decisamente ampia e frammentata…

Alice Zannoni/Simona Gavioli: «Il tema che abbiamo scelto per la quarta edizione di SetUp è indubbiamente attuale e nasce da una serie di domande che noi stesse ci poniamo, per esempio: “quali sono gli obiettivi per l’edizione successiva?” e quindi “dove vogliamo arrivare?”, “che rotta tracciare per arrivare a destinazione?”. Riflessioni che facciamo a prescindere dall’organizzazione della fiera e che in qualche modo riportano alle origini della nostra professione, quello di critiche e curatrici, in cui il sentire è dote di maggior importanza: il sentire è come un radar che individua elementi non visibili agli occhi. Tracciando la mappa concettuale del futuro ci siamo rese conto che questi interrogativi non sono solo i nostri, per cui abbiamo voluto simbolicamente aprire il dibattito invitando gli espositori a lavorare su questo tema, l’Orientamento, in modo da potere avere più risposte che vanno a comporre il tessuto della contemporaneità».

SetUp 2016 - Simona Gavioli e Alice Zannoni
Simona Gavioli e Alice Zannoni

N.M.: Protagonista di questa edizione è, tra gli altri, il disegno. Con due progetti molto interessanti…

A.Z. / S.G.: «Il disegno emerge in modo importante in questa edizione di SetUp. Il primo progetto, curato da Valerio Dehò e promosso da D406 fedeli alla linea e Moduli è Un grande disegno con opere di Carlo Zinelli, riconosciuto protagonista internazionale del movimento dell’Art Brut, e Gilberto Giovagnoli realizzato in collaborazione con la Fondazione Carlo Zinelli e un testo e di Lorenza Roverato. All’interno dell’area destinata a questo progetto saranno esposte otto magnifiche “carte” realizzate negli anni 60’, del consueto formato 70×50 cm, disegnate e dipinte su ambo i lati come era solito fare Carlo Zinelli. Queste, si confrontano con l’opera monumentale composta da migliaia di disegni assemblati, dal titolo Crepa Carlo, tutto va bene, che l’artista sanmarinese Gilberto Giovagnoli ha voluto dedicare proprio a Zinelli, tributandogli così, nel suo stile irriverente inconfondibile, un sincero omaggio di riconoscenza. Il secondo progetto è il Drawing the World – Focus Santander. In progetto, curato da Mónica Álvarez Careaga, ha un respiro internazionale e vede protagonisti i lavori di quattro artisti spagnoli – Antonio Díaz Grande, Hondartza Fraga, Daniel R. Martín e Nacho Zubelzu – selezionati con la collaborazione di alcune delle più interessanti gallerie spagnole: JosédelaFuente, Espacio Creativo Alexandra, Siboney e Estela Docal. Tutti i progetti scelti hanno in comune una presenza del disegno come medium fondamentale per la concezione o cristallizzazione della loro opera artistica. Grazie alla base di disegno, i progetti presentati non rinunciano mai alla loro connessione con la realtà e aspirano a disegnare il mondo, la natura, l’essere umano e il risultato della loro interazione.».

SetUp 2016 - DRAWING IN THE WORLD - Hondartza Fraga, Shellters Couple, 2015. Courtesy: Galeria Espacio Creativo
DRAWING IN THE WORLD – Hondartza Fraga, Shellters Couple, 2015. Courtesy: Galeria Espacio Creativo

N.M.: Due progetti che, ancora una volta, sottolineano la dimensione culturale che ha sempre contraddistinto SetUp fin dalla sua prima edizione…

A.Z. / S.G.: «Tra i progetti di cui siamo molto fiere quest’anno, ci sono i due che coinvolgono la riqualificazione dell’Autostazione con l’arte. Uno è il cambio della pelle dello scalone principale di entrata alla fiera con il Wall painting di Raul, con l’opera Symbols e l’altro è Direzioni, il progetto che ridisegna con il colore la percezione dell’atrio grazie all’intervento di CORN79 ed ETNIK dell’Associazione Il Cerchio E Le Gocce che abbiamo promosso con l’Associazione Caravan SetUp, fondata in ottobre. Creata appositamente per SetUp 2016, l’opera site specific, Symbols di Raul, accoglie all’ingresso i visitatori offrendo fin da subito una chiave di orientamento nell’approccio all’arte e non solo. Il segno incessante, ripetitivo, imperfetto, uguale a se stesso eppure diverso ogni volta e diverso per ognuno, è un invito a liberare per liberarsi. Raul traccia con i suoi segni distinti e rapidi, preistorici e contemporanei, una via essenziale e senza intellettualismi verso la libertà. Mentre per Direzioni il concept dell’intervento nasce pensando allo spazio che lo ospita. Uno spazio pubblico, crocevia per molte destinazioni, Melting Pot di culture e personalità eterogenee. Da questo nasce l’idea di trasformare il concetto di questo flusso multietnico, in un percorso cromatico di tinte pastello, per dare carattere e vivacità all’ambiente . A dare un segno caratterizzante ai gradienti che compongono i fondali, appaiono in primo piano, i simboli stilistici degli artisti che hanno realizzato l’opera, ovvero le geometrie astratte di CORN79 e le prospettive di ETNIK».

SetUp 2016 - Corn79 / ETNIK per Il Cerchio E Le Gocce, Destinazioni, Autostazione di Bologna, 2016, particolare ph @Rosy Dennetta
Corn79 / ETNIK per Il Cerchio E Le Gocce, Destinazioni, Autostazione di Bologna, 2016, particolare ph @Rosy Dennetta

N.M.: A proposito di “Orientamento”, SetUp ha da sempre il pregio di offrire, a chi segue l’arte emergente, degli orizzonti nuovi. E questo anche in ambiti spesso trascurati come la grafica d’arte a cui avete dedicato il premio “43 gradi in Sardegna – zona 9″…

A.Z. / S.G.: «Infatti, oltre alle domande che hanno generato il concept tematico, ammettiamo che, in effetti, il fatto di essere presenti nel sistema dell’arte con l’obiettivo di “tracciare nuovi orizzonti” – anche percorrendo strade meno battute – ci ha convinto a scegliere il tema dell’orientamento per coerenza rispetto all’identità della fiera. E in questo rientra il Premio residenza 43 gradi in Sardegna – zona 9 messo a disposizione da Casa Falconieri che è presente fin dalla seconda edizione e fa un lavoro importantissimo sulla grafica, in particolare sull’incisione, organizzando il Fig Bilbao, Festival Internazionale di incisione».

N.M.: Dando uno sguardo al passato, come è cresciuta SetUp in questi anni, anche in termini di internazionalizzazione?

A.Z. / S.G.: «Da uno a quattro, pur restando fedele alla propria linea, SetUp è cambiata perché è cresciuta la nostra capacità organizzativa e la nostra consapevolezza rispetto all’operazione commerciale e culturale. In termini di internazionalizzazione ci sono due risposte in base al metro di misura. In termini burocratici nel 2013 e 2014 SetUp era classificata come fiera Locale, ma nei due anni successivi abbiamo scalato le qualifiche posizionandoci, prima come fiera Regionale (2015) e poi Nazionale (2016). Ora il nostro obiettivo è raggiungere i numeri per acquisire la qualifica di Internazionale nel 2017. Da un altro punto di vista ci sono dei “numeri parlanti” che danno il termometro della situazione: il primo anno avevamo 3 gallerie straniere su 25, ora ne abbiamo 8 su 42, provenienti anche da oltreoceano».

SetUp 2016 - Ecco come è cresciuta SetUp Art Fair nelle prime tre edizioni.
Ecco come è cresciuta SetUp Art Fair nelle prime tre edizioni.

N.M.: Una domanda delicata: come vanno le cose a SetUp dal punto delle vendite?

A.Z. / S.G.: «Rispondiamo con piacere a questa che tu dici essere una domanda delicata, ma che in realtà è la vera domanda per giudicare il lavoro fatto. Bene! In tre anni abbiamo fatto + 175% di opere vendute e +106% di valore complessivo delle vendite. Per questa quarta edizione abbiamo curato molto la figura del collezionista a più livelli: per i possessori della Centurion Vip Card, solo 300 e selezionatissimi, abbiamo organizzato un Vip Program specifico con dei servizi speciali. Inoltre in fiera ci sarà la PAOLO CASTELLI Vip Lounge a cui potranno accedere anche coloro che sono in possesso della Centurion e della White Vip Card».

N.M.: Nell’intervista che avevamo fatto in occasione della prima edizione avevate espresso il desiderio di consolidarvi come realtà e di portare il fromat di SetUp nel mondo. A che punto è la realizzazione di questa vostra wishlist?

 A.Z. / S.G.: «Diciamo che se il primo anno c’eravamo date 10 anni per arrivare ad una SetUp Miami, ora gli anni sono 6; ci stiamo impegnando per questo. Sogniamo, ma con i piedi per terra. In questi quattro anni abbiamo fatto molta attenzione a dare struttura al progetto: fondamenta, identità, credibilità. Abbiamo solo un problema: la wishlist invece di accorciarsi continua a crescere! Abbiamo tanti progetti per il futuro, su uno in particolar modo abbiamo messo un punto fermo, infatti a ottobre 2015 abbiamo fondato l’associazione culturale Caravan SetUp per far vivere gli spazi dell’Autostazione tutto l’anno e non solo durante la fiera. La programmazione 2016 è pronta e subito dopo SetUp si riparte».

Nicola Maggi
Nicola Maggi
Giornalista professionista e storico della critica d'arte, Nicola Maggi (n. 1975) è l'ideatore e fondatore di Collezione da Tiffany il primo blog italiano dedicato al mercato e al collezionismo d’arte contemporanea. In passato ha collaborato con varie testate di settore per le quali si è occupato di mercato dell'arte e di economia della cultura. Nel 2019 e 2020 ha collaborato al Report “Il mercato dell’arte e dei beni da collezione” di Deloitte Private. Autore di vari saggi su arte e critica in Italia tra Ottocento e Novecento, ha recentemente pubblicato la guida “Comprare arte” dedicata a chi vuole iniziare a collezionare.

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