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Venezia: come visitare la 57. Biennale e vivere felici (Survival Kit)

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Ci siamo. Manca ormai una settimana all’apertura al pubblico della 57. Esposizione Internazionale d’Arte di Venezia (aka la Biennale di Venezia) ed è tempo di organizzarsi. Sì, perché visitare la Biennale, ma non importa che sia io a dirvelo, non è come fare “un salto” ad una fiera o ad una mostra. Si parla, infatti, di un evento enorme che, oltre all’Arsenale e ai Giardini, coinvolge un po’ tutto il centro storico della città dove, come si vede dalla mappa qui sotto, sono distribuiti i vari padiglioni nazionali (86), gli eventi collaterali (23 quelli ufficiali) e via dicendo. Ma come sopravvivere a tutto ciò? E, soprattutto, come fare in modo che la visita alla Biennale di Venezia sia ragionevolmente sostenibile? Eh sì! Perché Venezia non è proprio una destinazione economica… specie nei mesi di alta stagione (figuriamoci nei giorni della Biennale). Ecco allora, in attesa di raccontarvela in diretta, qualche consiglio dedicato, in primo luogo, a coloro che alla Biennale non ci sono mai stati e che quest’anno stanno pensando ad un gita in laguna.

 

Prepararsi alla visita

 

Per prima cosa, come immagino abbiate già capito, per visitare bene la Biennale si deve preventivare una permanenza di più giorni che preveda almeno una visita all’Arsenale (lunga!) e una ai Giardini: le due location principali dove potrete vedere la mostra Viva Arte Viva – 9 padiglioni – e 30 delle 86 partecipazioni nazionali di quest’anno (l’Italia è all’Arsenale), ma anche 9 progetti speciali. Valutate poi voi se aggiungere altre tappe alla vostra visita: il tempo ovviamente non vi manca, considerando che la Biennale rimarrà aperta fino al 26 novembre prossimo. (Scarica -> Brochure e mappa ufficiale)

La Mappa della 57. Biennale di Venezia.
La Mappa della 57. Biennale di Venezia.

Detto questo, la prima scelta che dovrete fare è che tipo di biglietto acquistare. Le biglietterie presenti in sede di mostra ai Giardini e all’Arsenale vendono tutti i biglietti di ingresso, disponibili in diverse tipologie adatte a tutte le esigenze di un pubblico sempre più vasto. Quello che fa la differenza, allora, è il prezzo e, visto che il Biglietto Regular costa 25 euro (valido per un solo ingresso per ciascuna sede utilizzabile anche in giorni non consecutivi), se si ha intenzione di tornare più volte – anche a distanza di tempo – credo sia opportuno considerare l’acquisto di un Permanent Pass che costa 80 euro, cioè meno di tre visite distinte. Peraltro ne esiste anche uno settimanale che costa 40 euro (valido per 7 giorni consecutivi  – giorni di chiusura esclusi). A seconda dei casi sono previste poi varie tipologie di riduzione per le quali si rimanda alla sito dell’evento. (Vai a -> Biglietteria)

 

Raggiungere la Biennale

 

Per andare a vedere la Biennale, conviene prendere il vaporetto linea 4.1/4.2 (a seconda dell’andata o del ritorno) che evita il Canal Grande passando per la Giudecca, e scendere alla fermata Arsenale o Giardini, oppure il 5.1/5.2, ancora più veloce, con fermata Giardini; se poi si ha una bella fortuna e si prende il 6 (fermata Giardini) e il viaggio è ancora più rapido, ma parte solo da P.le Roma. (Scarica -> Mappa Linee di Navigazione)

Un vaporetto di Venezia
Un vaporetto di Venezia

Naturalmente anche i trasporti a Venezia non sono molto economici e i vaporetti costano 7 euro a tratta (!). Anche in questo caso, però, una soluzione c’è e si chiama City Pass Venezia Unica. Si tratta di una Card possono fare anche i non residenti, sia online (www.veneziaunica.it) che a Piazzale Roma, ovvero dove sono i grandi autoparcheggi. Con la carta City Pass Venezia Unica, che costa 50 euro, vale 5 anni e offre varie agevolazioni, i vaporetti costano poco più di 1 euro a tratta. Attenzione, però, l’opportunità offerta dalla Card è effettivamente conveniente se pensate di usare molto spesso i vaporetti o altri mezzi di trasporto o se, oltre alla Biennale, pensate di vedere altro in città. Fate bene le vostre valutazioni, qui trovate i costi normali del trasporto pubblico: Vaporetto | Muoversi a Venezia.

 

Dormire senza spendere troppo

 

Dovendo rimanere in “zona Biennale” per più giorni, c’è poi da affrontare il problema dell’alloggio. Dove dormire per non spendere un capitale? Un problema di non facile soluzione: se andate su Booking.com il portale vi comunica subito che Venezia è “super gettonata”, il che equivale a dire che le sistemazioni a buon prezzo sono tutte esaurite. Se non vi siete già mossi per tempo, allora, l’unico modo per non essere spennati è guardarsi un po’ attorno e trovare una “base” diversa. Noi ve ne proponiamo tre/quattro, che abbiamo testato in passato. Ma se qualcuno di voi ha altri suggerimenti che li posti nei commenti a questo articolo!

 

Campo Base #1: Mestre

 

Per chi non ha voglia di perdere troppo tempo negli spostamenti, Mestre può essere una prima buona soluzione. Qui i prezzi sono leggermente più bassi, anche se l’effetto Venezia è molto forte vista l’estrema vicinanza dei due centri e non è quindi facile trovare sistemazioni con un buon value for money… Tentar però non nuoce e sicuramente le offerte sono più abbordabili di quelle veneziane. Mestre, peraltro, è collegata benissimo con il capoluogo, raggiungibile sia in treno che in vaporetto.

Trenitalia, ad esempio, mette a disposizione una comoda linea ferroviaria che permette ogni 15 minuti di raggiungere la stazione di Venezia Santa Lucia  in pochissimo tempo (10-12 minuri) e a prezzi molto contenuti: 1,25€. Ancora più comodo il vaporetto che permette di raggiungere Piazza San Marco in poco più di 45 minuti. Il servizio è offerto dalla Actv che cura anche i collegamenti in bus. Altro mezzo molto comodo che collega rapidamente Mestre alla città lagunare.

 

Campo Base #2: Padova (o Treviso)

 

La seconda possibilità, specie se si pensa di dedicare più giorni alla visita alla Biennale, è Padova dove si trovano begli alberghi a prezzi contenuti e ci sono treni regionali veloci (2 ogni ora) che per 5 euro in 20 minuti vi portano a Venezia. Tenete presente che le biglietterie della stazione di Venezia sono aperte dalle 5.50 alle 21.00. Al di fuori di questo orario si può usufruire delle biglietterie automatiche. Per acquistare dei biglietti per il treno a fascia chilometrica per il Veneto consigliamo di acquistarli presso la tabaccheria posta nel salone di ingresso. Si eviteranno così lunghe code ed inutili attese. Un’alternativa a Padova può essere Treviso, collegata benissimo con Venezia via treno: c’è una corsa ogni 15 minuti è il viaggio dura circa mezzora. Il biglietto, anche in questo caso, ha costi ridottissimi: 2.90 euro.

 

Campo Base #3: Chioggia

 

Un’altima soluzione, specie se volete unire alla visita a Venezia anche un po’ di vacanza in famiglia, può essere Chioggia che è collegata a Venezia tramite vaporetto. Il collegamento di Chioggia con Venezia è assicurato da due linee dell’ACTV. Una attiva tutto l’anno, la Linea 11, che parte da Chioggia e arriva all’isola di Pellestrina dove si sale su un autobus che termina la sua corsa al Lido in Piazzale Santa Maria Elisabetta. Da qui, poi, prendete il vaporetto 5.1/5.2 e sarete in Biennale. Il tragitto richiede circa 2 ore.

La seconda linea, Linea 19, è solamente stagionale, dal 31 maggio al 30 settembre, ma per la Biennale è perfetta anche perché, salendo sul vaporetto a Chioggia, si arriva direttamente a Piazza San Marco con un percorso sulla Laguna Sud della durata di circa ore 1,30. Da San Marco vi basterà prendere la linea 4.1/4.2 o 5.1/5.2 è arriverete a destinazione. Partendo da Chioggia alle 9,00 si arriva a Venezia alle 10,30. Per il ritorno, con partenza alle 17.00 si arriva a Chioggia alle 18.30.

Nicola Maggi
Nicola Maggi
Giornalista professionista e storico della critica d'arte, Nicola Maggi (n. 1975) è l'ideatore e fondatore di Collezione da Tiffany il primo blog italiano dedicato al mercato e al collezionismo d’arte contemporanea. In passato ha collaborato con varie testate di settore per le quali si è occupato di mercato dell'arte e di economia della cultura. Nel 2019 e 2020 ha collaborato al Report “Il mercato dell’arte e dei beni da collezione” di Deloitte Private. Autore di vari saggi su arte e critica in Italia tra Ottocento e Novecento, ha recentemente pubblicato la guida “Comprare arte” dedicata a chi vuole iniziare a collezionare.
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