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Wopart 2018: Lugano gioca la sua carta

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Si è conclusa ieri la terza edizione di WOPART, fiera internazionale d’arte su carta, organizzata da Lobo Swiss con il patrocinio della città di Lugano e diretta da Luigi Belluzzi, negli spazi del Centro Esposizioni di Lugano (CH), dal 20 al 23 settembre 2018. Il supporto, esclusivamente cartaceo, è stato il denominatore comune delle opere in fiera. Non solo disegni ma una considerevole varietà di opere, selezionate trasversalmente rispetto a linguaggi, tecniche ed epoche della storia dell’arte: dalle incisioni antiche alle stampe moderne, dal libro d’artista alla fotografia, dall’acquerello alla stampa orientale, fino alle carte di artisti contemporanei.

Si dice che negli anni a venire la carta scomparirà, che Internet e il passaggio al digitale stiano velocemente portando alla sua estinzione. Per la storia e il futuro dell’arte, questo scenario è difficile da immaginare. Fragile eppure resistente, per secoli strumento atto a conservare e trasmettere pensieri e idee, la carta accoglie il progetto, la forma dell’ispirazione; anche quando non si conclude come opera d’arte autonoma è preziosa memoria del percorso che ne porta al compimento.

Alex Dorici, Scotch Drawing, 2018. Wopart Art Fair
Alex Dorici, Scotch Drawing, 2018. Wopart Art Fair

Come dimostra il moltiplicarsi di fiere come questa, le carte, presidio circoscritto ad una nicchia del collezionismo d’arte, hanno ultimamente conquistato un largo interesse da parte del pubblico: rappresentano un segmento del mercato dell’arte più vicino alle possibilità economiche di molti e includono la considerevole domanda del collezionismo fotografico. Più che raddoppiato per volume negli ultimi dieci anni, il mercato delle opere su carta attrae sia i grandi collezionisti a caccia di rarità, sia chi muove i primi passi nel mondo del collezionismo ed è in cerca di opere accessibili ma garantite. Nello specifico, secondo gli organizzatori della fiera, tanto è cresciuta la domanda di disegni da parte del collezionismo, che gli old masters hanno raggiunto incrementi di prezzo medi del 60%, mentre quelli contemporanei del 25%. Nel caso della fotografia il processo di crescita si è consolidato al punto che il mercato globale di questo segmento nel 2017 si è chiuso con un aumento del 54% rispetto all’anno precedente.

I numeri salgono e WOPART cresce, quantitativamente ma anche qualitativamente, rispetto alle scorse edizioni. Il comitato scientifico, guidato da Giandomenico Di Marzio e Paolo Manazza, aveva selezionato quest’anno più di 80 gallerie provenienti da 16 Paesi, affiancate da editori d’arte e istituzioni internazionali. Preziose, tra i disegni dei grandi nomi del Novecento, i fogli di Gustav Klimt e Egon Schiele da Wienerroither & Kohlbacher, le carte di Pablo Picasso, tra cui Le pique realizzata nel 1959 con inchiostro diluito in acqua e ancora, le acquetinte di Joan Miró. Iconica, la stampa della serie Diamond Dust Shoes di Andy Wharol, presentata dalla Galleria d’Arte Maggiore G. A. M. di Bologna.

Omar Galliani, Disegno Siamese (2007), nello stand della Five Gallery
Omar Galliani, Disegno Siamese (2007), nello stand della Five Gallery

Curatissimo, tra i contemporanei, lo stand di Artrust, con una squisita selezione di artisti che hanno attinto alla tradizione classica in modi diversi e originali e un focus specifico sulla Street Art con le opere di Banksy, Basquiat, Haring e Blu, per citarne alcuni. Tra le gallerie che a Lugano giocano in casa, dip contemporary ha gettato lo sguardo molto lontano con una immaginifica selezione di stampe del duo indiano Thukral & Tagra, inaugurando in corrispondenza la loro prima personale in Svizzera.

La proposta fotografica sembra aver trovato più spazio e maggior solidità nell’edizione di quest’anno. Agli spazi misti, si affiancano sempre più numerose, le gallerie specializzate. Si trovano vintage di autori storicizzati (per citarne due: Bill Brandt e Andre Kertész da Grob Gallery) ma anche piacevoli inedite scoperte. E’ arrivata da Tokyo, Clear Gallery, con le stampe ai sali d’argento dei primi anni di carriera di Nigel Scott (1955 Kingston, Jamaica). E in Giappone ci ha portato anche Heillandi Gallery, attraverso il lavoro di Francesco Del Conte (1988, Milano), giovane fotografo dalla vena concettuale: nella serie Joining ha documentato con stile analitico il rigore e la purezza estetica della tradizionale tecnica di costruzione ad incastri giapponese.

 Lo stand di Artrust alla Wopart Fair 2018
Lo stand di Artrust alla Wopart Fair 2018

Interessante la presenza di una nuova sezione Emergent, tra le novità più’ significative di questa terza edizione, che ha riunito quattordici gallerie con una proposta di soli giovani emergenti, sebbene nella geografia espositiva della fiera risultassero un po’ fuori percorso. Per la prima volta si è anche coordinato il passaggio di REAL (Rassegna di Editoria d’Arte di Lugano, a cura della casa editrice Artphilein Edition e della libreria Choisi) da evento off a vero e proprio spazio all’interno della fiera. Questo ha trasmesso sicuramente un segnale positivo d’inclusione, anche se gli spazi dedicati non sono stati valorizzati al loro massimo potenziale.

Tra i quattro focus espositivi interni alla fiera, da segnalare Buby Durini for Joseph Beuys: Difesa della Natura in the world a cura di Giorgio d’Orazio con opere in comodato gratuito dalla Kunsthaus di Zurigo. La mostra ha raccontato fotograficamente il viaggio di due amici dalle profonde affinità umane ed etiche – ripercorrendo attraverso gli scatti di Buby Durini gli ultimi quindici anni di vita del Maestro tedesco e la nascita di uno dei capolavori che hanno rivoluzionato la storia dell’arte del ventesimo secolo: Difesa della natura.

Lo stand della [dip] contemporary art alla WopArt Fair di Lugano
Lo stand della [dip] contemporary art alla WopArt Fair di Lugano

Più immediata l’attinenza della mostra Xilografia (1924-1926). Un’utopia grafica, dedicata alla rivista Xilografia, pubblicazione mensile di xilografie originali stampata dal 1924 al 1926 a Faenza. In mostra 50 opere tra le più significative per raccontare l’impresa grafica di Francesco Nonni, fondatore della rivista.  In soli tre anni Nonni realizzò il più completo panorama della xilografia italiana del primo Novecento, pubblicando 360 xilografie originali e di alta qualità dei migliori xilografisti italiani.

WOPART ha abbracciato infine sempre più la città di Lugano con la nascita della prima Art Week cittadina, il fuori fiera organizzato in sinergia con l’amministrazione e le realtà che cooperano sul territorio nella promozione dell’arte: una settimana di inaugurazioni ed eventi speciali ha animato la città. Tra le mostre diffuse, Reflections on The Lake al The View di Lugano Paradiso con le opere su carta di Omar Galliani – protagonista anche in fiera con intensi ritratti (Vicolo Folletto Art Factories e Five Gallery) – è visitabile gratuitamente fino al 30 novembre.

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